Il Centro Anglicano 216166_213663985310847_2075635_nfu fondato, con l’incoraggiamento dell’Arcivescovo Michael Ramsey e di Papa Paolo VI, sull’ondata d’entusiasmo ecumenico prodotta dal Concilio Vaticano Secondo. L’Arcivescovo ed il Papa si resero conto che le dichiarazioni ufficiali non erano abbastanza: il “rapporto speciale” tra gli Anglicani ed i Cattolici Romani non poteva svilupparsi a meno che le persone non si fossero incontrate realmente, e avessero potuto parlare personalmente di quel che avevano in comune e di ció che le separava. Senza questo, non si sarebbe approfondita la vera comprensione, e non si sarebbero compiuti progressi.

Sin da quei entusiasmanti giorni di fine anni ’60, quando l’idea dell’ARCIC (la Commissione Internazionale Anglicana Cattolico Romana) nacque, il Centro ha giocato un importante ruolo nell’incoraggiare ed assistere la relazione tra Roma e Canterbury.

Il suo direttore é il rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede. Persino oggi, con internet e l’ e-mail, l’incontro faccia a faccia resta insostituibile. Il Centro Anglicano è un’ istituzione unica: nessun’altra Comunione mondiale ha un'”ambasciata” di questo tipo a Roma.

Il ruolo del Centro non è la conversione: è la reciproca comprensione. Qui, i cattolici romani possono incontrare gli anglicani e sapere di piú sulla tradizione anglicana; e gli anglicani da tutto il mondo possono venire ed apprendere di piú sulla storia della Chiesa a Roma.

Il Centro è un luogo di studio, ospitalità, diplomazia e preghiera. Non si puó avere un rapporto stretto con qualcuno che non si conosce, quindi il Centro possiede la piú grande biblioteca di teologia Anglicana in Europa – quasi 13.000 volumi – utilizzata da studenti e seminaristi, sacerdoti in sabbatico e laici interessati di tutte le denominazioni. Anglicani da tutto il mondo vengono a visitarci durante l’anno per parlare con il direttore dell’attuale dialogo anglicano-cattolico romano, e per scambiare notizie e punti di vista sui loro particolari interessi nel campo dell’ecumenismo.

Ma un aspetto importante è la possibilitá per gli anglicani da diverse parti del mondo di incontrarsi. Questo è particolarmente evidente nei seminari, e durante la Summer School che il Centro organizza annualmente. I corsi hanno la finalitá di approfondire la conoscenza sulle relazioni anglo-cattoliche, e di promuovere la comprensione della nostra comune ereditá cristiana, cosí come si riscontra nella moltitudine di aree letteralmente stratificate una sull’altra in questa incantevole cittá.

La famiglia Doria Pamphilj, che a lungo ha incoraggiato l’ecumenismo e il dialogo inter-religioso in modo molto concreto (anche il Centro Pro Unione gestito da Francescani, ed il SIDIC, il centro internazionale per la documentazione Giudaico-Cristiana, sono ospitati nella loro proprietà), con la consueta generosità, fornisce un grande appartamento all’interno del Palazzo Doria Pamphilj.

Il Centro e si raggiunge attraverso il grande portone nella Piazza del Collegio Romano. La biblioteca è ospitata in una bellissima stanza dalle proporzioni armoniche, con un ballatoio lungo i tre lati. C’è anche una sala di lettura per gli studenti attrezzata con prese per collegare i computer portatili, usata anche come piccola sala conferenze. Abbiamo una piccola cappella e l’ufficio per il direttore, ed in piú spazio per un’addetta alla ricezione e bibliotecaria. La sistemazione del direttore sembra davvero una casa ed è anche propriamente attrezzata per intrattenere gli ospiti.

Il Centro deve la sua sopravvivenza, oltre alla Chiesa d’Inghilterra, a donazioni da parte di vescovi, comunità religiose, parrocchie, fondazioni e singoli anglicani e cattolici da tutto il mondo e continua ad aver bisogno di 350-400.000 euro l’anno per spese di mantenimento, quindi qualsiasi tipo di donazione è sempre ben accetta!

Durante la visita dell’Arcivescovo di Canterbury George Carey a Papa Giovanni Paolo II nel Dicembre del 1996, egli ha detto rivolgendosi al Santo Padre: “Spero che gli Anglicani di tutto il mondo vedano il Centro come rappresentante della loro vocazione alla piena, visibile unità della Chiesa di Dio”. Il Centro è un simbolo vivente dell’impegno anglicano verso quell’obiettivo.


 

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